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Digital Transformation in SOA Corporate: il nuovo ruolo dell’IT Manager

SoaNews - 26/01/2021

La Digital Transformation in SOA Corporate

Digital Transformation in SOA Corporate: il nuovo ruolo dell’IT Manager

L’intervista a cura di Ranstad alla Responsabile IT di SOA Corporate

Il settore IT, come molti altri della nostra Corporate è in continua evoluzione: è quello che deve indagare il mercato tecnologico per anticipare i cambiamenti e le innovazioni e internalizzarle per garantire sempre un’offerta di servizi all’avanguardia.
Abbiamo chiesto a Paola Traversa, Responsabile IT di SOA Corporate, di raccontarci la centralità del dipartimento IT in azienda e quale sviluppo immagina per questo settore nei prossimi anni.

Quali sono le principali sfide in termini di IT che SOA Corporate dovrà affrontare nel 2021?

In SOA nel 2020 siamo riusciti a costruire un modello che integra le attività di logistica, trasporto e distribuzione fornendo soluzioni organizzative ed informatiche che si adattano alle esigenze di ogni business.
Nel 2021 struttureremo ulteriormente questo modello per diventare ancora più veloci ed efficienti e riuscire a proporre ai clienti pacchetti sempre più personalizzati che vanno dalla tracciabilità delle merci, alle app mobile che gestiscono flussi di trasporto, carico e scarico e permettono di acquisire in maniera digitale i documenti di trasporto (fatture, bolle di accompagnamento,
contrassegni, etc…), che diventano disponibili in tempo reale.

Come si sta evolvendo il ruolo del CIO/IT Director? Quali sono le principali differenze tra passato e come immagini il ruolo nel prossimo futuro?

La diffusione e l’integrazione delle nuove tecnologie nelle organizzazioni vede essenzialmente cambiare i paradigmi organizzativi e culturali dell’azienda e presuppone una nuova cultura aziendale del dato e del rischio connesso alla gestione di questi.
Le funzioni aziendali devono necessariamente evolversi secondo le necessità di gestione delle nuove tecnologie; in particolare all’IT Manager oggi è richiesto di non essere più puramente un “tecnico” e occuparsi di server e reti, bensì di avere una visione strategica di come il business si sta evolvendo e di comprendere i processi aziendali. In questo scenario, oltre alle competenze tecniche, sono richieste sempre più competenze funzionali e logiche, manageriali e organizzative.

Che ruolo ricopre la funzione Information Technology all’interno della strategia aziendale e come sta evolvendo il rapporto rispetto al business?

Da quando sono arrivata in SOA Corporate molte cose sono cambiate: oggi l’IT ha un ruolo di facilitatore nella strategia aziendale di SOA e gli viene richiesto di assicurare il giusto supporto al business in termini di competenze e velocità. Ogni giorno io e il mio team lavoriamo per fare in modo che la relazione con il business diventi sempre più stretta, il dialogo e la comunicazione serrate e la condivisione di strategie più frequente, in modo da poter rispondere in maniera strutturata e nei tempi richiesti a tutti i fabbisogni espressi.
Insomma non siamo più visti come tecnici con il cacciavite in mano ma partecipiamo attivamente alle strategie e alle scelte aziendali.

Quali sono le competenze soft e le competenze tecniche più importanti nella funzione IT dell’azienda?

Tra le competenze soft sicuramente ci sono quelle manageriali unite alla comunicazione, che sono la base per la strutturazione del lavoro e della collaborazione tra le funzioni aziendali.
Per quanto riguarda le competenze tecniche restano fondamentali quelle sistemistiche, anche se i nostri sistemi sono completamente in cloud, unite
alle competenze sulle reti, dal momento che la nostra rete aziendale cresce sempre più velocemente tramite l’acquisizione di nuovi clienti e nuove piattaforme.

Quali sono i criteri per scelta di insourcing/assunzione diretta o esternalizzazione delle risorse e dei progetti?

Al momento il modello implementato in SOA prevede un team interno molto ristretto rispetto alla grandezza del Gruppo e con competenze tecniche
elevate: la gestione che sto portando avanti prevede di affidare all’esterno i servizi che richiedono continuità dei sistemi e della rete o che non rappresentano un elevato valore aggiunto; all’interno stiamo portando avanti le attività ad alto livello strategico e di monitoraggio e controllo di tutto ciò che viene fatto dai fornitori esterni.
Questo comporta che la preparazione delle risorse interne sia mediamente più elevata di quella dei fornitori con cui ci confrontiamo e che dobbiamo monitorare.